domenica 27 giugno 2010

La Rosa RoSsa

Mi ritrovai in un campo di grano; brillava lucido come oro colato al vento , sotto la luce di quella stella chiamata 'Sole'.Il cielo non era più aspro .Rappresentava con vigore l'azzurro . Riempiva ,senza saziarla , la mia vista.Un tiepido e piacevole soffio di aria modellava i lunghi capelli. Sentivo le loro carezze posar sulla pelle.Iniziai a condurre passi che seguivano l'istinto , curioso di esplorare ciò che lo stava circondando. M'immersi fra le tante spighe che , innumerevoli , facevan da compagne. Camminai a lungo. Senza sosta.E la fatica sembrava mai essere esistita per l'uomo.Improvvisamente fui abbagliata da un maggior lucente colore .Era il rosso ardente e fluente di una formosa rosa.I suoi petali fiammeggiavano di varie sfumature , comunicavano la passione dell'amore e l'amore stesso.Sentii scendere le lacrime che erano state trattenute per troppo tempo. Esitante , mi avvicinai ad essa ,non mi bastava guardarla ,sentivo irrefrenabilmente ,il bisogno di sfiorarla così da poterla come assaporare intensamente. Al mio tocco , con silenziosa eleganza , cominciò ad appassire. Mutandosi in cenere , leggera e vittima del vento , la rossa rosa adesso stava per scomparire. I suoi nuovi colori erano il grigio e il nero e il bianco e la fusione di questi . Pervasa da profonda malinconia ,capii cosa ciò volesse significare . Ella rappresentava la bellezza dell'amore. Quell'amore che per sopravvivere ha bisogno di attenzione , delicatezza e nessuna invadenza. Quell'amore fatto di gesti divini concessi dal sentimento e che spessocon un banal gesto l'uomo riesce a distruggere.Quell'amore che l'uomo,per paura di perderlo ,vuole con possessione catturare rendendolo fino a se stesso e frantumando così il limpido amare.

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